Tematica Mammiferi

Uncia uncia Schreber, 1775

Uncia uncia Schreber, 1775

foto 165
Foto: Bernard Landgraf.

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Classe: Mammalia Linnaeus, 1758

Ordine: Carnivora Bowdich, 1821

Famiglia: Felidae Fischer von Waldheim, 1817

Genere: Uncia Gray, 1854


itItaliano: Leopardo delle nevi

enEnglish: Snow leopard

frFrançais: Once, Irbis, Panthère des neiges, Léopard des neiges

deDeutsch: Schneeleopard, Irbis

spEspañol: Onza, Irbis, Leopardo de las nieves

Descrizione

Questo animale è ben adattato a resistere al freddo, poiché il suo mantello gli fornisce un ottimo isolamento; inoltre ha orecchie piccole, che sono meno sensibili delle grandi al morso del gelo. Anche la lunga coda, un'appendice soggetta al congelamento in altre specie, ha una funzione ben precisa: serve a bilanciare il corpo durante gli inseguimenti delle sue prede lungo i ripidi pendii. Il ciclo vitale è adattato al clima: mentre i felini tropicali in genere non hanno stagioni d'accoppiamento fisse, il leopardo delle nevi ha una stagione d'accoppiamento chiaramente definita; non sarebbe opportuno che la femmina partorisse i suoi cuccioli nel gelo, durante il duro inverno. L'accoppiamento perciò avviene tra gennaio e la metà di marzo e dopo una gestazione di 90-103 giorni nascono i cuccioli. Ogni cucciolata di solito è costituita da due a quattro piccoli, che vivono nei primi giorni di vita in una tana, costituita a volte dall'interno di una caverna o da un anfratto roccioso; i leopardi delle nevi spesso utilizzano gli enormi nidi costruiti dagli avvoltoi tra i rami di bassi cespugli di ginepro. In luglio i cuccioli cominciano a seguire la madre nelle sue battute di caccia, e rimangono con lei fino alla fine dell'inverno successivo. Come può facilmente intuirsi dalla sua colorazione mimetica maculata ha il suo territorio di caccia tra le ombrose chiazze dei cespugli di ginepro, degli abeti rossi e delle betulle sparsi sui pendii delle montagne. Benché la sua lunga coda possa servirgli magnificamente per fargli da contrappeso sui balzi, non è mai stato visto arrampicarsi sugli alberi; di solito abita terreni più aperti, nascondendosi tra gli ammassi di roccia ai bordi dei pascoli montani. Benché sia stato avvistato più volte durante il giorno ha abitudini prevalentemente crepuscolari e notturne. Le sue principali prede sono il bharal o blue sheep (Pseudois nayaur) in Himalaya e Tibet e l'ibex asiatico (Capra ibex ssp. sirbirica) in Mongolia, Karakorum e Russia. Se la selvaggina scarseggia, copre grandi distanze alla ricerca di prede; i suoi spostamenti sembrano seguire un percorso regolare; Ionov, naturalista russo, notò che, dopo una grossa nevicata in pieno inverno o dopo un acquazzone estivo, un leopardo delle nevi abbandonò il suo normale territorio di caccia e, traversata una profonda vallata, si spostò in altra zona. Alcuni giorni più tardi, quando il tempo si fu ristabilito, ritornò nella sua zona percorrendo la stessa strada. Quando il suo territorio è vicino ai pascoli frequentati da greggi e le sue prede principali sono scarse, si possono verificare fenomeni di predazione sul bestiame domestico; spesso uccide pecore, capre e yak. Alcuni autori riportano anche i cavalli tra le sue prede accidentali, probabilmente puledri. Di solito attacca la preda con la tattica dell'agguato; contro animali che riposano o che pascolano usa, invece, la tattica dell'avvicinamento furtivo; giunto a pochi metri dalla sua preda, spicca un balzo piombandole addosso. Saltatore eccezionale, S. I. Ognev, zoologo russo, degno di fede per la sua grande esperienza, racconta di averne visto uno superare con un balzo un crepaccio largo quasi 15 metri.

Diffusione

Vi sono probabilmente degli esemplari nella Persia settentrionale ed è possibile che anticamente vivessero anche in quella meridionale. Georges-Louis Leclerc, famoso naturalista francese del 1700 e conte di Buffon, affermò che in Persia essi erano parzialmente addomesticati ed addestrati alla caccia, ma forse confondeva il leopardo delle nevi col ghepardo, che spesso era addestrato a rincorrere la selvaggina. Nessun altro autore ha parlato di irbis domestici: quindi la testimonianza di Leclerc è molto dubbia. Ancor oggi l'area in cui vive il leopardo delle nevi è poco conosciuta; è racchiusa tra le catene montuose della Russia centromeridionale, come il Pamir, il Tibet e l'Himalaya. A nord si estende fino ai Monti Altai e Saiani e penetra in Mongolia e nella Cina occidentale. Benché non arrivi alle latitudini più settentrionali, il leopardo delle nevi vive a notevoli altezze e spesso incontra condizioni climatiche molto fredde o decisamente glaciali. Solitamente lo si riscontra tra i 3.000 m 5.400 m in Himalaya ed i 900 m e 3.000 m in Mongolia e Russia.


00588
Stato: Russia
00673
Stato: United Nations (Geneva)

01006
Stato: Liberia
01025
Stato: Liberia

01199
Stato: Kazakhstan
01252
Stato: Mongolia

02131
Stato: Benin
02653 Data: 05/05/1984
Emissione: Fauna
Stato: Afghanistan

03482 Data: 11/11/2015
Emissione: W.W.F.
Stato: Bhutan
03487 Data: 24/03/1966
Emissione: Fauna
Stato: Bhutan

03499 Data: 17/09/1970
Emissione: Fauna
Stato: Bhutan
03979 Data: 25/06/1964
Emissione: Fauna
Stato: Afghanistan

04190 Data: 10/06/1984
Emissione: Specie minacciate di estinzone
Stato: Bhutan
04199 Data: 11/07/1990
Emissione: Mammiferi
Stato: Bhutan